Si è sempre parlato moltissimo dei vantaggi del contouring e poi qualche anno fa si è cominciato a parlare anche dello strobing, che è un countouring fatto con gli illuminanti per aggiungere luce al volto. Oggi parliamo di draping, una tecnica molto simile ma fatta con il blush.
La tecnica è nata negli anni Settanta ed è stata in auge soprattutto negli anni Ottanta quando i visi di modelle e attrici erano decisamente… colorati. Il blush era sempre molto abbondante ed evidente. E come ogni trend, con il tempo torna. Ultimamente si sta vedendo sempre più spesso, con lievi adattamenti al gusto contemporaneo.
L’idea è quella di “drappeggiare” il colore in modo da riequilibrare i lineamenti dando risalto ad alcune linee illuminandone per creare look 3D studiati per scolpire visivamente il viso. Esattamente come il contouring, di fatto. Ma con il blush anziché con la terra.
Si può usare sia un prodotto in polvere che uno liquido da sfumare con il pennello, una spugnetta oppure le dita. È possibile anche utilizzare due tonalità diverse, una più scura e una più chiara per intensificare l’effetto sulle gote e intorno allo sguardo. Ma solo se si è già pratiche con le sfumature, altrimenti meglio non complicarsi la vita e usare una sola tonalità molto ben sfumabile.