C’è chi consiglia di intervenire con un primo, buon antirughe già a 25 anni e chi invece ritiene che basti idratare al meglio la pelle per allontanare lo spauracchio dei primi segni d’espressione. In realtà i più sono concordi nell’affermare che la fatidica soglia dei trent’anni sia quella da tenere in seria considerazione per cominciare con una crema specifica di trattamento. Lancaster ha appena lanciato in Italia il suo sistema anti-ageing all’ossigeno, composta da tre formulazioni per altrettanti tipi di pelle: Skin Therapy garantisce idratazione con un indispensabile plus di ossigeno, considerato un prezioso elemento di cui la nostra pelle si impoverisce gradualmente e inevitabilmente.
Come funziona? Lancaster ha utilizzato un sistema brevettato di rilascio dell’ossigeno contenuto nelle formulazioni dei trattamenti in modo che la pelle lo assimili senza dispersioni migliorando il metabolismo cellulare e la sintesi di collagene. A questo si aggiungono 8 antossidanti – estratti di angelica, pongamia, caffè verde, tè verde, buccia di arancia amara, tè bianco, gingko biloba, vitamina E – che neutralizzano i radicali liberi completando l’azione della crema. Test scientifici hanno già dimostrato l’efficacia del sistema ma ad alcuni blog di settore, tra cui Vanities.it, è stata proposta anche la prova diretta per offrire ai lettori la possibilità di capire se questo prodotto funziona, e come.
Ho ricevuto tutte e tre le formulazioni per scegliere quella più adatta al mio tipo di pelle e testarla per un periodo di due settimane, a partire dalle quali dovrebbero essere già evidenti i primi risultati. La linea Skin Therapy si compone di una crema ricca adatta a pelli normali e secche con burro di galam; una crema-gel dalla consistenza più leggera e dalla profumazione agrumata, adatta alle pelli miste e grasse; un siero leggerissimo adatto a tutti i tipi di pelle, con pigmenti luminosi che donano luce all’incarnato.
Tutte e tre le texture delle creme sono piacevolissime al tatto e molto gradevoli al naso ma ho deciso di provare sul viso solo le due varianti in siero e in crema-gel, dal momento che la mia pelle mista si ribella al solo sentire nominare una consistenza appena più ricca. Nel caso del siero l’assorbimento è rapidissimo e l’effetto sulla pelle molto delicato e setoso, con un gradevole ma discreto effetto luce, mentre la crema-gel, pur altrettanto leggera, risulta meno tollerata dalla mia pelle capricciosa. Dopo alcuni giorni di prova alternando le due formule ho deciso che la mia preferita è quella in siero e sarà dei suoi effetti che vi parlerò a test finito tra due settimane.
Peccato solo che queste creme non siano dotate di filtro solare, per me essenziale in qualunque crema da giorno. Lancaster non ha trascurato questo aspetto offrendo nella stessa gamma anche uno scudo solare basato sulla stessa formulazione con ossigeno e antiossidanti che garantisce un fattore di protezione 30 e si applica sulla normale crema da giorno: si chiama Day Shield SPF30. Eppure sarebbe stato il massimo se il filtro solare fosse stato previsto già nella formula del trattamento anti-age.
Non so se la scelta sia generalmente dettata da questioni di formulazione o dal fatto che il problema della protezione solare non è ancora (purtroppo) particolarmente sentito in Italia e molte persone pensano che proteggersi equivalga a rinunciare al colorito donato dal sole, ma è ormai è da considerarsi assolutamente imprescindibile un fattore protettivo in qualunque crema da giorno che si proponga come idratante e non solo come trattamento e le case cosmetiche dovranno decidersi ad adeguarsi a questa necessità il prima possibile.